L’Agenzia punta alla salvaguardia delle attività di particolare rilevanza sociale, come quelle rivolte alla cura di anziani e persone svantaggiate ovvero dedite alla formazione sportiva dei ragazzi. L’azione di controllo si concentra quindi sul contrasto alle false realtà “non profit”, ossia dei soggetti che, pur dichiarando scopo non lucrativo, operano sul mercato svolgendo di fatto attività commerciale oppure prendono parte a fenomeni di frode in campo immobiliare o di false fatturazioni. In questo contesto, i controlli del 2016 daranno prioritaria attenzione alle organizzazioni che non hanno sede legale sul territorio nazionale.
Cambia la lotta all’evasione e a metterlo nero su bianco è una circolare di programma diffusa pochi minuti fa dall’Agenzia delle Entrate [1]. Anche al fine di fornire un’immagine diversa del fisco ai contribuenti, verranno da oggi abbandonati i recuperi solo formali e quelli per importi esigui che, oltre a creare inefficienza e ad aggravare di spese inutili l’erario, danno una percezione errata dell’operato dell’Agenzia. Al contrario, saranno al centro della nuova strategia di contrasto solo le evasioni più gravi e le frodi. Il tutto grazie a tecniche innovative che faranno soprattutto ricorso a un più intenso utilizzo delle banche dati e all’incrocio dei dati tra le pubbliche amministrazioni.
Le intenzioni per il 2016-2017 dell’amministrazione finanziaria sono raggruppate in nove punti d’azione, rappresentati in un documento di ben 36 pagine disponibile qui come allegato.
Terzo settore
Maggiore salvaguardia per le attività di rilievo sociale, come quelle rivolte alla cura di anziani e persone svantaggiate ovvero dedite alla formazione sportiva dei ragazzi. L’azione di controllo si concentra quindi sul contrasto alle false realtà “non profit”, ossia dei soggetti che, pur dichiarando scopo non lucrativo, operano sul mercato svolgendo di fatto attività commerciale.